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martedì 10 luglio 2012

Il culto della Madonna a Novoli


Si avvicinano i giorni clou dei festeggiamenti per Maria SS. del Pane [fig.1], autrice, secondo la tradizione, del miracolo salvifico nell'anno 1707, quando apparendo ad una fanciulla di nome Giovanna, donò il pane che liberò l'intera cittadinanza di Novoli dalla "fiera epidemia" che dilagava.

Prima di compiere il miracolo e di ricevere l'appellativo di 'Madonna del Pane', la Mamma Celeste era già Patrona e Protettrice dei cittadini di Novoli che la veneravano arditamente e con fervore come Madonna di Costantinopoli. Tanto erano devoti, da porla nello stemma cittadino ancora visibile su una delle facciate del capitello sulla colonna dell' "Osanna" [fig.2]

 Proprio a Lei fu dedicata la prima chiesa novolese, oggi dell'Immacolata, in origine Mater Dei. Essa conserva "due affreschi bizantini raffiguranti la Vergine, testimoni palpabili delle nostre origini."[1]  vale a dire la Madonna Odigitria (dal greco 
ὸδηγήτρια, 'colei che mostra la direzione') e la Madonna della Cutùra " Il frammento di affresco potrebbe essere rappresentativo proprio della Madre del Risorto - Madonna della Cutùra[2] e, per questo, sarebbe stato dipinto sulla parete esterna che si affacciava sul tratto di comprensorio che dall'icona avrebbe derivato il nome. [...] Nessuna altra donna se non la Madonna della Coddrura può essere raffigurata in atto benedicente del convito che diventa mezzo di salvezza eterna se consumato per celebrare l'ultima cena del Cristo Risorto." [3]
Secondo la storia raccontata dal libriccino per la celebrazione dei festeggiamenti liturgici, Novoli sorse quando gli abitanti di un villaggio dal nome Porziano, si trasferirono nell'attuale paese a causa dell'aria malsana che dilagava nelle campagne. Essi, quindi "raggrupparono e fissarono la loro stanza nelle vicinanze di una cappella, sotto il titolo di Mater Domini[4], che fu la loro parrocchia finchè non crebbero e non si moltiplicarono tanto da essere costretti non solo ad allargare la loro sede, ma ancora ad abbandonare la prima parrocchia, e ad edificarne una nuova sotto il titolo di S. Andrea Apostolo, che tutt'ora esiste[5]. Dopo alquanto tempo la divozione di questi filiani innalzò un tempietto in onore di S. Antonio Abate, il qual santo nel 1705 fu scelto da loro a principale patrono. Correva l'anno 1707 e Novoli era funesta di un orribile morbo [...] Infine quei poveri abitanti, avendo visto che ogni rimedio umano falliva, sempre fidenti nel loro divo Patrono S. Antonio, che li avea protetti e li avea guidati in quest'aspra lotta, a lui si rivolsero, affinché avesse pregato Colui che tutto regge e governa a guardare con occhio benigno anche loro, che facean parte della loro milizia. E Iddio non fu sordo alle sue preghiere. Di fatti un bel giorno ecco che una signora si presenta con un pane in mano ad una villanella a nome Giovanna [fig.3]... " [6] La Madonna, quindi, compì il miracolo donando il pane benedetto e salvifico "Affin di liberarli da contagio mortale"[7] e fu eretta in suo onore una chiesa, sul cui altare "si conserva ancora quella stessa immagine esposta prima sulla pubblica via e venerata con devota frequenza dai Novolesi"[8] già da prima del miracolo. [fig.4]


Nella preghiera del I° Sabato in onore della Madonna del Pane, il libretto liturgico così recita "Ringraziamo la Vergine Ss. per tanta dimostrazione di benevolenza; cooperiamo perchè a Novoli tutti sieno fervorosamente devoti alla Vergine, e perchè nulla accada mai che possa contristare la nostra amabile Protettrice."




  


2 - Capitello della colonna dell'Osanna di Novoli, oggi sita in Via Sant'Antonio. Vecchio stemma civico.









NOTE


[1] C'era una volta a Novoli - Religiosità popolare VOL1, p.85 (A. Politi)
[2] Cutùra da collura, il cestino di pane tipico del periodo pasquale, altrimenti detto panaru. Dal greco colloura, il pane e le focacce offerte in cambio di benevolenze agli dei pagani). 

[3] C'era una volta a Novoli - Religiosità popolare VOL1, pp.87-88 (A. Politi)
[4] L'attuale chiesa dell'Immacolata, sita in via Mazzotti
[5] La Chiesa di Sant'Andrea Apostolo, quindi, sorge come ampliamento della chiesetta Mater Dei, in seguito alla crescita demografica del paese.
[6] I Nove Sabati in Onore della Madonna del Pane, ediz. 1930
[7] Preghiera in onore di Maria SS. del Pane
[8] Vedi nota 6



BIBLIOGRAFIA
Politi Antonio, 2000, "C'era una volta a Novoli - Religiosità Popolare" Vol. I, Il Parametro Editore
1930, "I Nove Sabati in onore della Madonna del Pane", Stabilimento tipografico F. Scorrano & C.
FOTOGRAFIE
De Luca Chiara



                                                                                                                             di  Chiara De Luca



 

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